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Il Varcaporta e L'Avvento, di Laura Costantini: recensione

Aggiornamento: 6 giu

Il Varcaporta è un romanzo steampunk, nato dalla penna di Laura Costantini ed edito Dark Abyss Edizioni, che affonda le radici in miti antichi. L'Avvento, il suo prequel, ci porta a quando tutto è iniziato... Ecco la mia recensione di entrambi.

Niflheim blog divisore
Il Varcaporta di Laura Costantini

Laura Costantini


IL VARCAPORTA


Dark Abyss Edizioni


Copertina flessibile/E-book


Trama: Corre l'anno 1897 e l'Inghilterra prevale su tutti i paesi d'Europa grazie alla scoperta del Kh-Ram, misteriosa sorgente di energia che l'ha liberata da carbone e vapore. Certo, la sostanza ha un costo ma il regno di Vittoria agisce in maniera pragmatica: nasconde le proprie difformità e le sfrutta al bisogno. Di miserabili le strade son piene. Una parte diventa carne da macello per processare l'energia. Un'altra, selezionata, entra in un corpo d'elite che padroneggia il Kh-Ram, cosa possibile solo per un binomio, ossia una coppia di giovani con determinate caratteristiche, tra cui un legame esclusivo, assoluto e rigorosamente maschi. La sostanza, infatti, aborre le donne, il movimento e il calore. L'Inghilterra chiude volentieri un occhio su tali unioni, ne chiude anche due sulla sorte dei disgraziati. Ma se non fosse solo questo il prezzo da pagare? Aster Paul, Astrea Lucinda, Zachary Tucker, Devereux Willoghby e alcune vecchie conoscenze lo scopriranno e dovranno decidere da che parte stare. Sarà una lotta per la sopravvivenza segnata da alleanze imprevedibili e inganni, in cui i sentimenti più intensi e puri diventeranno l'unica guida.

"C'è stato un tempo in cui questa terra si chiamava Ynys Prydein ed era votata a Taranus, il dio con la ruota e con il fulmine, il Potere Arcano."

Il Varcaporta: recensione

Laura Costantini attinge a piene mani dai miti celtici per ideare il Kh-ram: sostanza antica, oltre l'umano (anche nel peggiore dei sensi possibili), motore degli eventi del Varcaporta. Riscoperta in epoca vittoriana, diventa risorsa alternativa al carbone, capace di generare energia pulita e di rendere l'Impero Britannico una potenza senza pari in Europa. Ma a quale costo?


La società inglese dell'epoca è lo specchio dell'animo umano di ogni tempo: coloro che stanno più in alto sono disposti a tutto pur di raggiungere potere e benessere, per quanto illusori essi siano.

Sono disposti persino a voltare la testa quando chi sta più in basso viene sfruttato, consumato. Usato come carne da macello.

"Taranus era il solo modo in cui i nostri antenati pronunciavano il nome del Potere Arcano: Kh-ram. Il fulmine e la ruota. La forza in grado di fornire energia e fermare il tempo, dilatarlo, riavvolgerlo. [...] Taranus ci avrebbe resi padroni del mondo se non fosse stato tradito, allora come oggi."

Il Varcaporta è un romanzo che mescola fantasy e steampunk, ma l'ambientazione abilmente costruita è reale, così come le sue contraddizioni, l'ipocrisia e l'egoismo. E il messaggio dell'autrice, quasi un'invettiva sociale, è altrettanto tangibile.


Il romanzo include molti elementi: miti celtici, varchi spazio-temporali, creature aliene, una sostanza con delle regole proprie. Il tutto sarebbe potuto essere troppo, se non fosse stato trattato dalla penna abile e d'esperienza di Laura.

L'Impero Britannico dopo l'Avvento del Kh-ram si è dotato di istituzioni nuove, di una nuova tecnologia e nuovi strumenti, il tutto in un incastro di regole e principi che l'autrice esplica senza mai essere pedante e senza confondere.

La ricchezza del worldbuilding, che nelle mani di chiunque altro sarebbe stata un rischio, se gestita da Laura Costantini diventa un ineguagliabile punto di forza.


A Laura va riconosciuto anche il merito di aver saputo ricostruire con accuratezza la società vittoriana. Dalla descrizione degli abiti, dei mezzi di trasporto, delle abitazioni, tutto appare estremamente vivido e preciso. Finanche la toponomastica di Londra è esattamente quella del 1897.

I personaggi sono altrettanto ben costruiti e le loro azioni e pensieri coerenti con il XIX secolo.

Appaiono vividi, in carne ed ossa, vibranti. Vengono mostrati senza sconti, con le loro debolezze, i loro punti di forza, i meriti e le nefandezze.

Tra tutti, un grande plauso va a Laura per la caratterizzazione di Astrea, Aster e Cléophée.

Il varcaporta recensione

Ultima nota piacevolissima: lo stile dell'autrice. Maturo, preciso, efficace come pochi. Incalza nelle scene d'azione e rallenta quando bisogna indugiare su qualche riflessione. Crea immagini poetiche e concrete insieme, dipinge e scolpisce, senza mai risultare eccessivo o insufficiente, senza una sbavatura, senza una parola fuori posto.

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L'avvento di Laura Costantini

Laura Costantini


L'AVVENTO


Dark Abyss Edizioni


Copertina flessibile/E-book


Trama: Alla vigilia del loro compleanno, la vita dei gemelli Aster e Astrea cambierà per sempre. La Sostanza farà a brandelli la loro ingenuità e spezzerà la loro infanzia. Aster cambierà, Astrea inizierà a percorrere una via che supera i limiti. I gemelli dovranno adattarsi e sopravvivere, prima di scoprire quanto fitta possa essere l'oscurità.

Un romanzo breve, uno squarcio di luce sui fatti che precedono "Il Varcaporta".


L'Avvento: recensione

L'Avvento è ciò di cui tutti i lettori che hanno apprezzato Il Varcaporta avevano bisogno. Per quanto lo steampunk di Laura sia un volume corposo e denso di avvenimenti, arrivare alla fine mi ha lasciato "orfana" di qualcosa. Sono stata costretta a salutare dei personaggi a cui mi ero affezionata, a lasciare un'ambientazione in cui mi orientavo ormai perfettamente. Per questo, avendone la possibilità, subito dopo aver voltato l'ultima pagina ho iniziato a leggere la storia prequel: L'Avvento, appunto.

Parliamo di un volume ben più ridotto rispetto a Il Varcaporta, ma non per questo meno coinvolgente.


L'Avvento è un libro che scava molto in profondità. Approfondisce le origini della Sostanza, il primo approccio degli uomini, i primi esperimenti. Ma approfondisce anche due tra i personaggi che più ho apprezzato ne Il Varcaporta, rappresentandoli in un delicato momento di trasformazione. Il libro inizia infatti con Lucina e Paul, giovanissimi, appena resi orfani di padre, cambiati nel corpo e nell'anima dall'incontro con il Kh-Ram. Lucinda è sfigurata dalle menomazioni, Paul è perseguitato dagli incubi e dal suono di un terribile pianto.

Giorno dopo giorno, pagina dopo pagina, i due trovano il loro modo di affrontare quelle tragedie e il cambiamento devastante che hanno portato. Un modo che li porta ad allontanarsi l'uno dall'altra, ma anche da ciò che erano: alla fine del libro, Lucinda e Paul non esistono più, ma hanno lasciato il posto ad Astrea e Aster.


La bellezza di questo libro sta nella capacità di affrontare un doppio arco di trasformazione molto difficile. Eppure ogni cosa fila, coerente e precisa. I caratteri dei giovani Sarumhold, sono mostrati in modo vivido e meticoloso: Laura scava nelle loro debolezze, nelle loro incertezze, restituendo due volti umani.

Le scelte che faranno ne Il Varcaporta sono coerenti con il loro arco di evoluzione. Anche le decisioni più discutibili o crudeli affondano le radici nel loro passato e nei cambiamenti che hanno dovuto affrontare: il lettore potrà capire tutti i loro meccanismi più profondi.

La solita, bella penna di Laura aggiunge un tassello ulteriore al mondo che ha costruito ne Il Varcaporta. Incontriamo nomi già noti non solo all'interno di quel libro, ma anche nella saga vittoriana ad opera della stessa autrice. Dettaglio, questo, che fa venire voglia di recuperare tutta la sua produzione a tema.

Complimenti Laura, ancora una volta, per aver scritto un'opera imperdibile.

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