Il solstizio d’estate nella Scandinavia precristiana
Oggi cade il solstizio d’estate, il giorno più lungo dell’anno, celebrato in molte culture antiche. Ma veniva celebrato anche dagli antichi popoli norreni?
Avrai sentito parlare di Midsommar, e forse avrai visto anche un certo film… Se hai fatto qualche ricerca su Internet, potresti esserti imbattuto in articoli secondo i quali Midsommar non veniva celebrato. E potresti anche aver sentito parlare di Sigrblót.
La confusione è tanta, cerchiamo di fare chiarezza!
Il calendario norreno
Disclaimer doveroso: ricostruire il calendario in uso presso gli antichi popoli nordici non è un’operazione semplice, né univoca. Usi e celebrazioni cambiavano nel tempo e a seconda dell’area geografica di riferimento. Inoltre dobbiamo tenere a mente che la cultura di certi popoli era orale: abbiamo poche fonti scritte, spesso successive e opera di autori Cristiani, frammentate e in contraddizione le une con le altre.
Nel tentativo di ricostruire le antiche celebrazioni norrene, dobbiamo accontentarci delle saghe e di altre fonti documentali, con tutti i limiti sopra descritti.
In questo contesto di difficile ricostruzione, è emerso che gli antichi popoli nordici conoscessero solo due stagioni, l’estate e l’inverno (sebbene esista anche una tesi che sostiene che le stagioni fossero tre).
Non erano usi quindi a celebrare i solstizi e gli equinozi, a differenza di altre popolazioni antiche (ad esempio i Celti).
Inoltre, a differenza nei popoli moderni, che hanno adottato il calendario gregoriano, nella Scandinavia precristiana era in uso un calendario lunare.
Le celebrazioni
Nella Saga degli Ynglingar si fa menzione di tre celebrazioni principali:
- Vetrnætr o Notti d’Inverno
- Yule/Jól
- Sígrblót
Ciascuna celebrazione cadeva durante una luna piena: le Notti d’Inverno secondo alcuni studiosi cadevano a metà ottobre, Jól probabilmente a gennaio, e Sígrblót secondo alcune ricostruzioni a metà aprile. Puoi trovare qui maggiori dettagli.
Come si può notare, Midsommer non è menzionato.
Sígrblót
Letteralmente Sigrblót significa “celebrazione della vittoria”, con specifico riferimento alla vittoria dell’estate sull’inverno.
Questa festa era associata al dio Odino: a lui venivano fatti sacrifici in cambio di fortuna nei viaggi e nelle incursioni durante l’estate. Ma non erano solo i guerrieri a partecipare ai festeggiamenti: tutta la popolazione si riuniva per danzare, cantare e banchettare intorno al fuoco.
Il Sígrblót è menzionato anche nella Heimskringla di Snorri Sturluson, come un’antica usanza che si svolgeva a Uppsala, in Svezia. Si trattava di un blót (sacrificio) offerto agli Dei per ottenere pace e vittoria per il loro re. Gente da ogni angolo della Svezia accorreva per partecipare alle celebrazioni.
Midsommar
Come detto, gli antichi popoli nordici non avevano l’abitudine di celebrare i solstizi, né nella Saga degli Ynglingar si fa menzione di Midsommar. Nonostante questo però, ci sono pervenute fonti (anche se scarse) che parlano di una celebrazione di mezza estate che cadeva orientativamente a metà luglio.
Con l’avvento di Olaf Tryggvason, re di Norvegia, e della cristianizzazione della Scandinavia, molte celebrazioni pagane vennero sostituite da festività cristiane, come il Natale, la Pasqua, la e i giorni dedicati a San Giovanni e San Michele.
Le celebrazioni di mezza estate, in particolare, cedettero il posto alla festa di San Giovanni, che si tiene il 24 giugno.