Spiriti fluviali del folklore: leggende d’acqua dal mondo
L’acqua scorre, serpeggia, canta. Scava la roccia, si insinua nelle crepe del mondo visibile e porta con sé l’eco di ciò che è stato. Da sempre, nei miti e nelle leggende, i fiumi e i corsi d’acqua segnano confini e passaggi: tra il noto e l’ignoto, tra la vita e la morte, tra il mondo umano e l’oltre.
Nel folklore di molte culture, i fiumi custodiscono spiriti, divinità e creature che incarnano il potere ambiguo dell’acqua: nutriente e distruttiva, dolce e implacabile, sacra e vendicativa.
In questo viaggio simbolico attraverso tre leggende provenienti da Norvegia, Giappone e Scozia ascolteremo il respiro degli spiriti d’acqua e i sussurri che da secoli scorrono tra le rive.
Il fossegrim: musica dalle acque del Nord (Norvegia)

Durante il mio viaggio a Tromsø ho incontrato due figure profondamente radicate nel folklore norvegese. La prima è il fossegrim, uno spirito acquatico legato alle cascate e ai ruscelli di montagna, celebre per la sua maestria con il violino.
Si racconta che sia possibile incontrarlo durante le notti in cui la luna è più luminosa, intento a suonare le potenti melodie della natura.
All’inizio può sembrare di percepire solo il fragore del fiume che si getta nel lago, ma tendendo l’orecchio è possibile distinguere un’armonia di una bellezza ultraterrena.
Chi desidera apprendere da lui l’arte della musica deve procurarsi una degna offerta. Se l’offerta è gradita, il fossegrim afferra lo strumento e insegna melodie capaci di incantare chiunque, rendendo il suonatore partecipe di un’armonia primordiale.
Tuttavia, chi ascolta questa creatura troppo a lungo rischia di dimenticare la strada del ritorno.
Il fossegrim rappresenta l’acqua come ispirazione creativa che trascina lontano dalle rive sicure, il canto che ammalia e confonde.
Il Kawa-no-kami: lo spirito che punisce (Giappone)

Nel folklore giapponese, i kami sono spiriti divini legati agli elementi naturali. Il Kawa-no-kami è il sovrano dei fiumi, custode del loro potere e della loro furia. In una leggenda dell’epoca Edo, si racconta di un villaggio che disonorò il suo fiume gettandovi dei rifiuti. Il Kawa-no-kami si ribellò: il fiume straripò, divorò i raccolti e fece scomparire intere famiglie. Solo dopo un lungo rito propiziatorio — con offerte, danze e persino sacrifici umani — le acque si placarono.
Il Kawa-no-kami ci parla della natura come forza sacra e non addomesticabile. È il fiume che reclama rispetto, che si fa catastrofe per ristabilire l’ordine. Simbolicamente, rappresenta il cuore stesso della spiritualità giapponese: la consapevolezza che ogni gesto umano ricade sull’equilibrio del mondo.
Il kelpie: il richiamo oscuro del fiume (Scozia)

Tra i sussurri delle Highlands e le brume che velano i laghi scozzesi, si racconta del kelpie, spirito acquatico dalle molte forme, ma più spesso visto come un cavallo nero o grigio, dal manto bagnato e lo sguardo magnetico. Si aggira presso le rive, attirando viandanti e bambini: chi osa accarezzarlo o salirgli in groppa, si trova incollato alla sua pelle viscida. A quel punto, il kelpie si getta nelle acque profonde, trascinando la vittima nell’abisso.
In alcune versioni, il kelpie può assumere sembianze umane, spesso con dettagli che tradiscono la sua vera natura — come zoccoli al posto dei piedi o alghe tra i capelli.
Le sue origini affondano nel timore arcaico verso i fiumi visti come portali, confini sottili tra il mondo visibile e l’invisibile. Simbolicamente, il kelpie incarna la seduzione del mistero, il desiderio umano di varcare i limiti e la punizione per l’arroganza. È la voce delle acque che ammonisce: “Non tutto ciò che è bello ti salverà”.
Una creatura simile esiste anche in Norvegia: il nøkken, che ho scoperto sempre nel mio viaggio a Tromsø. Anch’egli si manifesta come un cavallo, questa volta bianco o grigio, silenzioso, affascinante. Il suo richiamo è suadente quanto letale. Le ninfee — in norvegese nøkkenrosen — prendono il nome da questa creatura, perché si dice crescano nei luoghi infestati dai nøkken.
Letture consigliate
- Elizabeth W. Grierson, The Scottish Fairy Book, 2018
- Luigi Trentini, Mitologia giapponese, 2021